Pontedera, Atelier della robotica in stallo: l’ostacolo è la sostenibilità – Il Tirreno

Pontedera, Atelier della robotica in stallo: l’ostacolo è la sostenibilità – Il Tirreno

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PONTEDERA. Il progetto e gli accordi non si discutono. Le idee germogliano in abbondanza e stavolta ci sono anche le risorse economiche su cui contare. Tecnologia, ricerca e sviluppo corrono sull’asse della conoscenza che Paolo Dario, direttore scientifico di Artes 4.0 e coordinatore dell’hub europeo per la digitalizzazione Artes 5.0, definisce «il miglio dell’innovazione» e che simbolicamente percorre il viale Rinaldo Piaggio. Ma l’Atelier della robotica, capace di accogliere spazi museali, laboratori e attrezzature, ancora non vede la luce. Il cantiere al momento è sospeso e i motivi di questa attesa sono vari e complessi. In testa però all’elenco sembra esserci la sostenibilità, il nodo più difficile da sciogliere.

«Parte dei fondi a disposizione – spiega Dario – servono a costruire la struttura ma il punto è che noi vogliamo essere sicuri che questa iniziativa non rappresenti un aggravio per la città». Che tradotto significa vagliare ogni aspetto del business plan per dare gambe robuste a un percorso lungo e articolato che viaggia nelle speranze pontederesi da dieci anni.

Il progetto dell’Atelier della robotica venne presentato infatti la prima volta nel 2014, come uno dei tasselli fondamentali per incrementare un mondo fatto di intelligenza artificiale, meccatronica, progresso e infinite applicazioni. Un’operazione che avrebbe, fu detto, mobilitato in quest’angolo della città 15 milioni di euro per la realizzazione di un campus declinato in mille sfaccettature diverse. Così accanto alla biblioteca Gronchi, al museo Piaggio, a tutti i soci – dal Sant’Anna a Pont-Tech, da Modartech a PontLab – che fanno capo ad Artes 4.0, mancava appunto un approfondimento sulla robotica e su tutte le futuribili implicazioni che ne sarebbero derivate. Ecco l’idea dell’Atelier. Che nel tempo si è ampliata aspirando a diventare un ambiente d’eccellenza dove fioriranno mostre a tema e formazione quasi quotidiana aperta anche al mondo della scuola, sinergie, invenzioni e collaborazioni con le imprese locali, test di verifica e monitoraggio aziendale e non solo.

«Del resto – aggiunge il professore – Bologna è nota per il super calcolo, Livorno ha il suo hangar della creatività, Siena si è concentrata sul settore farmaceutico. E anche qui bisogna fare delle scelte mirate di sviluppo».

Scelte che hanno dovuto affrontare però problemi oggettivi «come la modifica al codice degli appalti e altre situazioni amministrative – specifica Dario – che hanno ritardato le tempistiche. Ma il tema da affrontare è soprattutto quello della sostenibilità. Il museo Piaggio, tanto per fare un esempio, può non far pagare il biglietto d’ingresso perché è sostenuto dall’azienda. Se ci fossero privati che lavorassero con noi sarebbe tutto più snello».

E anche da Palazzo Stefanelli si aspettano indicazioni su questa questione. «Il Comune di Pontedera – dicono dagli uffici – ha l’Atelier tra le sue priorità. Tanto che ha deciso di dirottare tutte le risorse a disposizione per l’accordo di programma che originariamente finanziava il Dente Piaggio su questo intervento. Il parcheggio dell’ex Ape al momento è in standby, la riqualificazione di viale Piaggio segue comunque a ruota e quindi, come step e finanziamenti possiamo dare la precedenza al centro all’avanguardia sulla robotica».

Con le procedure burocratiche che sono fra l’altro in dirittura d’arrivo. «Entro un mese circa arriverà in giunta per essere votata, la variante progettuale che abbiamo dovuto rimodulare sulla scia dei cambiamenti concordati con Artes, soggetto capofila della pianificazione. La Conferenza dei servizi si è espressa già positivamente quindi non resta che quest’ultimo passaggio. Ci aspettiamo – concludono dal Comune – che Artes, in qualità di gestore, aggiorni, in base alle nuove esigenze indicate, il piano di sostenibilità e funzionamento».

 

March 12, 2024 at 11:22AM

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