Il difficile equilibrio della sostenibilità, tra scienza e… – Trieste News

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19.03.2024 – 07.01 – Il Big Science Business Forum (Bsbf), programmato dall’1 al 4 ottobre 2024, si presenta come il maggiore evento congressuale, a tema scientifico, a Trieste. Un successore, guardando al retroterra triestino, a quell’ESOF2020 che non era stato capace di esprimere tutte le sue potenzialità. Quale anticipo del Bsbf si è svolto ieri, lunedì 18 marzo, l’evento ‘Scienza Industria e Sviluppo Sostenibile‘ nel Magazzino 27, in Porto Vecchio. Nell’occasione Stefano Fantoni, presidente della Fondazione Internazionale Trieste, ha ricordato come l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite abbia proclamato il periodo 2024-2033 il Decennio Internazionale delle Scienze per lo Sviluppo Sostenibile. “La ricerca scientifica è il motore del progresso tecnologico e gioca un ruolo fondamentale per il perseguimento della sostenibilità: sfida globale che richiede un approccio interdisciplinare e il gioco di squadra tra mondo della ricerca, mondo dell’industria e le istituzioni” ha commentato Fantoni.

E proprio questa profonda sinergia tra le istituzioni e il mondo dell’economia è al centro di Bsbf, il quale si propone di mettere in connessione ricerca e industria.
Intervenendo nel corso dell’evento Giuseppe Coronella, direttore Innovazione Fincantieri, ha ricordato che “il rapporto strutturato fra l’azienda e il mondo accademico costituisce un fattore chiave” mentre Fausto Ferraccioli, direttore Sezione di Ricerca di Geofisica OGS, ha sottolineato come proprio grazie alle ricerche scientifiche si stia lavorando all’utilizzo dell’idrogeno come energia rinnovabile. Marco Peloi, responsabile Relazioni Industriali Elettra Sincrotrone, ha enfatizzato a propria volta come “Elettra ha da sempre un rapporto privilegiato con le imprese hi-tech, collaborando nello sviluppo della strumentazione necessaria per la ricerca”. Un ruolo, quello della Trieste scientifica, d’interfaccia; potenzialmente di superamento di problematiche rilevanti del mondo del lavoro attuale come “il gender gap, la sostenibilità ambientale e la scarsa offerta di talenti specializzati” ha riflettuto Marina Cobal, docente ordinaria di fisica Università di Udine.

L’evento, rivolto agli studenti, era finalizzato a presentare il concorso Youth@STEM4SF (Youth at STEM for Sustainable Future). Nato come progetto pilota in Svizzera nell’ambito dello scorso Anno Internazionale delle Scienze di Base per la Sostenibilità, “il nostro obiettivo è ispirare gli studenti, e in particolare le ragazze, a intraprendere studi nel campo delle discipline STEM (dall’inglese science, technology, engineering and mathematics) perché sono tante le opportunità di carriera e, diventando scienziati e scienziate, potranno contribuire ad affrontare le sfide globali della nostra società”.

[z.s.]

March 19, 2024 at 07:06AM

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