Il progresso e le imprese – Corriere del Ticino
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Il mondo della sostenibilità sta andando avanti alla velocità della luce, promulgando nuove leggi e nuove direttive per incanalare le aziende verso una nuova visione di business, sostenibile ambientalmente e socialmente. A livello internazionale, ad esempio, si parla di Binding Treaty on Business and Human Rights, la convenzione che assegna alle imprese un ruolo fondamentale nella promozione dei diritti umani, rendendole nel contempo penalmente e civilmente responsabili per le infrazioni in questo campo. In Europa si è fatta largo ed è in vigore la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) (Direttiva 2022/2464), che richiede alle aziende quotate in Borsa e, ad effetto domino nei prossimi anni fiscali, alle imprese che contano sopra 250 dipendenti, 20 milioni di euro di stato patrimoniale e 40 milioni di euro di ricavi netti, la rendicontazione sull’ambiente, la governance, il welfare e i diritti umani. Sempre a livello europeo, il Parlamento sta spingendo per far passare, prima della fine del suo mandato, come vera e propria direttiva la Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CS3D) che richiederebbe a determinate aziende di controllare concretamente la catena di approvvigionamento. La Svizzera, dal canto suo, rimane allineata agli sforzi europei e internazionali. Le disposizioni del Codice delle obbligazioni (art. 964a-c CO), entrate in vigore nel gennaio 2022, impongono alle grosse realtà svizzere l’obbligo di stilare una relazione dettagliata sui rischi connessi alle proprie attività in relazione all’ambiente, agli aspetti sociali e ai diritti umani, come ad esempio la trasparenza della catena di approvvigionamento.
March 20, 2024 at 10:56PM