Sostenibilità, il piano Amplifon in 20 passi: nuovi target «green» e visite gratuite con risparmi fino a 600 milioni – Corriere della Sera
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Tre step per un obiettivo chiaro: far crescere il proprio business in maniera responsabile. È da questi presupposti che nasce il nuovo piano di sostenibilità di Amplifon con target a medio-lungo periodo, con tre step, appunto, definiti al 2026, 2028 e 2030. «La sostenibilità è parte integrante dell’attività quotidiana di un’azienda come la nostra, che serve ogni anno circa 1 milione di persone in 26 paesi del mondo cercando di aiutarle a migliorare la loro qualità della vita — racconta Enrico Vita, amministratore delegato del gruppo —. Per questo il nostro nuovo Piano pluriennale, elaborato alla luce dei mega trend globali in ambito esg e delle esigenze dei nostri stakeholder, contiene obiettivi sempre più ambiziosi e integrati con il business. Con questo Piano vogliamo fare in modo che la crescita futura della nostra azienda sia sostenuta da un impegno sempre più forte per un business responsabile e sostenibile».
Così cresce Amplifon (e la sede fiscale resta in Italia)
E parlare di crescita per il gruppo Amplifon significa parlare di un 2023 chiuso con ricavi in aumento del 10,2% a quasi 2,3 miliardi grazie alla forte crescita organica (l’8%), nonostante l’andamento più debole della domanda in Europa, il principale mercato del gruppo; un ebitda in aumento del 3% e più in generale un consolidamento della rete nei mercati chiave dei 26 Paesi in cui è presente. Anche in considerazione di una ripresa del mercato europeo, «prevediamo una crescita significativa anche nel 2024, sia dal punto di vista dei ricavi che della profittabilità», aveva commentato Vita. Ed è sempre con l’obiettivo di sostenere una crescita solida che a metà marzo il cda di Amplifon ha proposto all’assemblea dei soci la modifica dello statuto per introdurre il potenziamento del sistema di voto maggiorato, consentito dal nuovo Ddl capitali. Una scelta fatta per potenziare la presenza del gruppo su tutti i mercati, sia per linee esterne sia con alleanze strategiche, con l’emissione di nuove azioni o scambi azionari con terzi. Oltre a favorire una solida base azionaria. Il tutto, precisa il gruppo, senza trasferire la proprio sede legale e fiscale all’estero.
Obiettivi
In questo contesto il nuovo Piano (il secondo dopo quello del 2021-2023) si compone di 20 nuovi target in quattro aree (prodotti e servizi, persone, comunità, etica). Tra questi, la promozione dell’accessibilità alla cura dell’udito, lo sviluppo dei talenti, la sensibilizzazione dei più giovani alla prevenzione e al benessere uditivo. Grande importanza viene data all’integrazione dei criteri di sostenibilità nella gestione responsabile della catena di fornitura, oltre che alle nuove iniziative per la lotta al cambiamento climatico e per promuovere la circolarità. Concretamente significa ottenere l’accettazione del Codice di Condotta dei Fornitori e valutare le pratiche esg del 100% dei principali fornitori diretti e di almeno il 50% di quelli indiretti, entro il 2026; raggiungere oltre il 60% di vetture ibride o elettriche all’interno della flotta aziendale entro il 2030 e aumentare l’accesso e l’utilizzo degli apparecchi acustici ricaricabili evitando così l’utilizzo di oltre 320 milioni di batterie all’anno entro il 2028.
Parlando di numeri, puntare sull’accessibilità alla cura dell’udito significa in concreto offrire gratuitamente test completi che potranno generare un risparmio totale di oltre 600 milioni per clienti attuali e futuri nel periodo 2024-2026. In un’ottica comunitaria, il Piano si propone di estendere il programma «Listen Responsibly», per coinvolgere un totale di almeno 10 milioni di persone under 35 a livello globale entro il 2028, attraverso campagne di comunicazione digitale ed eventi e di contribuire allo sviluppo delle attività della Fondazione Amplifon,con un contributo di almeno 5 milioni nel periodo 2024-2026, anche per favorire l’espansione delle attività al di fuori dell’Italia.
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