Rinnovo delle infrastrutture e valutazione della sostenibilità, la linea di Cdp – Il Sole 24 ORE
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Uno sviluppo economico in cui si guarda ai bisogni della generazione attuale senza compromettere i bisogni delle generazioni future. È questo il principio che dovrebbe guidare le attività umane in tutti i campi. Principio declinato dall’Onu nell’Agenza 2030 e cui guarda anche Cassa depositi e prestiti nella sua attività di istituto finanziario al servizio del Paese. Tra i 10 campi d’azione prioritari di Cdp ci sono i trasporti. E all’interno dei trasporti ci sono le infrastrutture stradali e ferroviarie, che vedono appunto Cdp come soggetto finanziatore.
Cassa depositi e prestiti è anche tra gli operatori coinvolti da Autostrade per l’Italia nella redazione del Libro verde pubblicato dal Sole 24 Ore dedicato alle autostrade italiane. Dal documento emerge, tra le altre cose, anche l’entità del fabbisogno di rinnovo e ammodernamento della rete autostradale italiana, la cui prima tratta realizzata, festeggia nel 2024 i primi 100 anni. Il Libro verde pone anche una grande attenzione al tema della sostenibilità e di come una infrastruttura – nel caso specifico autostradale – possa dirsi effettivamente sostenibile e in che misura.
«Non esiste una definizione standardizzata di infrastruttura sostenibile», esordisce Simona Camerano, responsabile Area Scenari economici e strategie settoriali di Cdp, nell’intervista rilasciata a Radiocor. «Si può provare a trovare una serie di criteri – prosegue Camerano – che ci aiutano a collocare l’infrastruttura nell’ambito di quello che viene più generalmente definito sviluppo sostenibile, cioè uno sviluppo economico in cui si guarda anche agli effetti e agli impatti sociali e ambientali». «In linea di principio – aggiunge – tutte le infrastrutture e tutte le iniziative che sono riconducibili all’Agenda 2030 dell’Onu e rispettino il principio di fare qualcosa per la generazione attuale senza compromettere i fabbisogni delle generazioni future».
Infine, Camerano indica «tre elementi in particolare cui guardare: in fase di pianificazione, all’identificazione di un fabbisogno sociale e ambientale; l’esistenza di una possibilità di quantificare l’impatto che l’infrastruttura può di generare; il fatto di potere eventualmente mitigare gli effetti negativi».
March 26, 2024 at 01:35AM