Sei nella città della Sostenibilità – Comune di Reggio Emilia

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Ci troviamo in una stagione straordinaria per quanto riguarda le scelte strategiche che possono essere fatte in ambito ambientale, per dare una risposta alle sempre maggiori problematiche dettate dal cambiamento climatico in corso. Straordinaria sia per ciò che significa far fronte a questi cambiamenti, che hanno stravolto il senso stesso dell’amministrare e delle priorità ad essa connesse; sia per ciò che è effettivamente accaduto negli ultimi tre anni, a livello globale. Il mandato amministrativo 2019- 2024 è stato caratterizzato da sfide e opportunità senza precedenti nella storia, dalla pandemia di Covid-19, che ha messo a dura prova la capacità di qualsiasi Comune rispetto alla gestione del sistema amministrativo e alla tenuta sociale e ambientale delle città; fino all’arrivo dei finanziamenti del PNRR, in grado di trasformare completamente le prospettive di investimento degli Enti Pubblici.

Durante i mesi successivi alla pandemia le priorità all’interno dell’ente sono cambiate e con loro le opportunità di messa a terra di progetti ambiziosi, nuovi o mai sviluppati. Per mesi si è cercato di guardare la città con uno sguardo nuovo che mettesse al centro la qualità del vivere, sia in ambito domestico che urbano: questo ha significato elaborare il concetto della città dei 15 minuti in un’ottica sia di servizi di prossimità e di vicinato, che di qualità dello spazio pubblico. Gli ingenti finanziamenti del PNRR sono stati utilizzati e verranno utilizzati nei prossimi mesi e anni, per mettere a sistema nuove e innovative progettualità che rispondano contemporaneamente alle necessità di sviluppo infrastrutturale del territorio laddove mancante e ai nuovi standard di cura e manutenzione dello spazio urbano. Si tratta quindi di vere e proprie progettazioni di rigenerazione urbana e manutenzione straordinaria di strade, parchi e spazi pubblici.

Questo nuovo approccio ha certamente influito anche sugli aspetti maggiormente legati ai trasporti e alla mobilità urbana. Possiamo individuare in questo mandato una forte caratterizzazione sulla chiusura dei processi di pianificazione: lo scorso maggio 2023 è stato approvato il nuovo piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS), a marzo 2024 è stato approvato anche il nuovo BiciPlan, un vero e proprio aggiornamento del vecchio piano per la mobilità ciclabile che era datato al 2008. Si tratta di pianificazioni con uno sguardo decennale che hanno guidato già le più recenti scelte di intervento e continueranno a farlo nei prossimi anni.

La particolarità del nuovo PUMS è insita in un nuovo approccio olistico, che tiene insieme i concetti di mobilità sostenibile, andando a ripensare il sistema della sosta cittadina e del trasporto pubblico, e quello della qualità dell’aria, andando a incentivare sempre di più la circolazione di veicoli a basso – prima – e nullo – poi – impatto emissivo. Un capitolo importante del piano è infatti dedicato all’accessibilità del centro storico, inteso come il cuore pulsante della città a forte connotazione pedonale e ciclabile da preservare dal traffico veicolare di attraversamento (ampliamento della Zona Traffico Limitato), nonché dalle più nocive fonti emissive locali. Un ruolo fondamentale in questi anni è stato sicuramente giocato da un grande progetto che ha caratterizzato questo mandato amministrativo, ovvero la progettazione di una linea tranviaria che colleghi Rivalta con la zona di Mancasale: un sistema ad alta frequenza, al 70% in sede propria, che possa far diventare il nostro trasporto pubblico locale realmente competitivo con l’automobile privata e appetibile a tutti i tipi di utenza. Si tratta di un progetto ambizioso candidato al bando ministeriale per il trasporto rapido di massa, che ci auguriamo possa trovare spazio di finanziamento nei prossimi mesi.

Gli stessi minibus, che costituiscono la struttura portante del sistema di accessibilità al centro storico della nostra città, nonché uno dei servizi di trasporto più amato dai reggiani, sono previsti come i primi mezzi da elettrificare e su cui investire per un forte rinnovamento della qualità del servizio. Dal 26 febbraio 2024 è attiva una nuova linea dedicata al collegamento fra il centro storico e la stazione Alta Velocità Mediopadana. Un servizio pensato sia come linea di forza dal parcheggio scambiatore del Mapei stadio (attuale linea minibu H), sia come servizio indispensabile per il turismo e per chi visita la nostra città utilizzando l’Alta Velocità.

Un’attenzione particolare, poi, è stata riservata al rinnovo e allo svecchiamento della flotta di trasporto pubblico locale: assieme a SETA è stato possibile sostituire tutti i mezzi a gpl con nuovi autobus ibridi elettrici e a metano, soprattutto per quanto riguarda la flotta urbana; a partire dal 2024, invece, inizieranno a circolare anche i mezzi totalmente elettrici che sono in fase di acquisizione grazie a un finanziamento importante PNRR di 8 milioni di euro.

Un altro strumento molto efficace è il nuovo piano per la mobilità ciclabile, il BiciPlan, che mette alla base delle proprie strategie il concetto fondante e fondamentale della sicurezza stradale: come rendere ciclabile il 100% delle nostre strade urbane? Con un approccio chiamato “ciclabilità integrale”. Alla base di questa scommessa c’è il concetto di “città 30”, contenuto anche nel PUMS, che prevede l’abbassamento dei limiti di velocità in tutta l’area urbana grazie a una nuova concezione dello spazio stradale e a nuovi dispositivi di controllo. Ma non solo. Il BiciPlan parte da questo assunto per poi continuare a sviluppare le direttrici della rete ciclabile inizialmente previste con il Piano del 2008, modificandole e inserendo un nuovo elemento portante all’interno della rete, ovvero quello delle Superciclabili. Si tratta di itinerari pensati esclusivamente per le bici, soprattutto per gli spostamenti quotidiani e sistematici quali la mobilità casa-scuola e casa lavoro. Sono ciclabili ampie e confortevoli con pochissime intersezioni con le strade ad alto scorrimento di traffico veicolare. Assieme alle Greenways costituiscono la grande innovazione di un Piano che ambisce a rendere Reggio ancora più ciclabile di quanto non lo sia oggi, lasciando in dote alla prossima Amministrazione Comunale una serie di finanziamenti già stanziati oltre che alla realizzazione di un primo percorso, “la super ciclabile sud”, che sarà inaugurata prima della fine del mandato in corso.

Ormai da anni la mobilità urbana sta cambiando verso una diversificazione della domanda e quindi anche dell’offerta. Dal 2021 al sistema ormai ben conosciuto di bike sharing cittadino, si è aggiunta anche l’opportunità dello sharing dei monopattini, attualmente diffusi in tante città italiane e ora anche a Reggio Emilia. Un ulteriore studio in questa direzione ci ha portato a sviluppare anche un nuovo modello di sharing, quello delle auto. In questo caso un car sharing di quartiere che si basa sull’idea della condivisione dell’auto privata a livello di quartiere e/o condominio. Si tratta infatti di un car sharing sociale la cui costruzione ha coinvolto tre quartieri della città e quasi un centinaio di cittadini: il centro storico, Rosta Nuova e Crocetta. Si tratta di quartieri che hanno una forte domanda di sosta su strada e poca disponibilità di garage e parcheggi privati. Da qui la necessità di ridurre la pressione di sosta privata su spazio pubblico: si è quindi pensato di mettere a disposizione dei cittadini la possibilità di unirsi in gruppi di utilizzo di una macchina elettrica, caricata in quartiere e prenotabile attraverso una applicazione e una piattaforma dedicata. Si tratta di un progetto sperimentale che ha visto il coinvolgimento di diverse realtà e aziende del territorio che hanno messo a disposizione il proprio know-how per un test pilota di un anno.

Questa attenzione alla cura della città e a una nuova stagione di progetti di Rigenerazione Urbana ci ha portato a sviluppare interventi che rispondessero alle nuove necessità legate ai cambiamenti climatici in corso. A partire dal progetto europeo Life Urban Proof, iniziato nel 2016 e concluso nel 2020, è stato possibile elaborare una mappatura molto preziosa delle vulnerabilità del territorio, dalle isole di calore al rischio idrogeologico. Grazie a questo importante lavoro di analisi è stato possibile elaborare la strategia di adattamento ai cambiamenti climatici che ha proposto nuove soluzioni innovative per andare ad adattare l’ambiente urbanizzato alle nuove esigenze climatiche. A questo si è aggiunta la sottoscrizione del nuovo Patto dei Sindaci che prevede misure sia di adattamento che di mitigazione. Misure che sono state contenute ed elaborate anche all’interno del nuovo Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC), approvato in Consiglio Comunale a settembre 2023. Una stagione, quindi, molto ricca di pianificazioni, che permetteranno all’Amministrazione Comunale di intraprendere un nuovo percorso in un mondo che cambia sempre più rapidamente e in cui gli obiettivi di sostenibilità non possono rimanere parole scritte su un documento, ma devono necessariamente essere tradotti in azioni.

A questo fiorire di obiettivi si associa un importante lavoro di sviluppo del piano di forestazione urbana che ha visto coinvolte aziende, associazioni, cittadini e scuole nel distribuire e mettere a dimora circa 99.000 piante negli ultimi cinque anni sul nostro territorio (dato aggiornato a febbraio 2024). Si tratta di una politica pensata in un’ottica di partecipazione e azione congiunta, in area pubblica come in area privata, portando ogni anno oltre 4.000 piante fra alberi e arbusti, nelle piazze della città per la distribuzione gratuita ai cittadini. Gli stessi metodi di progettazione delle aree verdi e delle nuove isole di biodiversità all’interno dei parchi sono diventati il modus operandi dei servizi tecnici da attuare in ogni progettazione del verde in ambito urbano. Un nuovo progetto europeo, anche questo sviluppato all’interno del programma Life, denominato CityAdaP3, ha visto la compartecipazione di aziende private per la realizzazione di una serie di interventi di adattamento, prima nei parchi e successivamente nell’ambito del centro storico. La riqualificazione di piazza del Popol Giost (finanziamento PNRR) sarà infatti anche la seconda azione pilota di questo progetto europeo, e per questo progettata secondo le linee guida di adattamento ai cambiamenti climatici e “nature based solutions”.

Una nuova attenzione anche alla biodiversità e alla forte caratterizzazione agricola del nostro territorio ci ha portato ad elaborare una nuova strategia locale per il cibo, grazie ad un progetto europeo Interreg, denominato Prospera, sviluppato assieme a diversi partner di progetto fra cui Fondazione E35 e CRPA. Strategia che vedrà nei prossimi mesi la realizzazione di un consiglio locale per il cibo, che metterà seduti attorno allo stesso tavolo produttori, consumatori e i principali stakeholder della produzione agricola e della trasformazione del cibo a livello locale, per rispondere agli obiettivi europei di sostenibilità della strategia “from Farm to Fork”. In questo processo di analisi delle caratteristiche del territorio rurale comunale, il Comune di Reggio Emilia ha anche aderito al Biodistretto Reggiano, una associazione di produttori biologici della provincia reggiana, che ha come obiettivo la divulgazione e la promozione del know-how nella produzione biologica del cibo e la sensibilizzazione a livello regionale e nazionale di queste realtà per lo sviluppo di una politica forte che tuteli la produzione di prossimità sostenibile, sana e di qualità.

A queste attività si associano una nuova attenzione al benessere animale,che ha visto realizzato un importante intervento di ammodernamento e ristrutturazione al canile e gattile comunale (oltre 300.000 euro investiti) e la realizzazione di nuove aree di sgambamento cani nei parchi pubblici, molto richieste dai cittadini.

Sul tema dei rifiuti migliorano ulteriormente le percentuali di raccolta differenziata nel nostro Comune (82,8% nel 2022), rimane come lascito la nuova sfida di migliorare la qualità dei rifiuti raccolti, ipotizzando anche una revisione del “progetto tricolore” e un rilancio delle attività di comunicazione e ingaggio dei cittadini rispetto al corretto conferimento dei rifiuti e la lotta agli abbandoni stradali. Parlando infine di reti e sviluppo di sinergie con il resto del territorio e le amministrazioni vicine, il Comune di Reggio Emilia ha deciso di aderire all’associazione dei comuni virtuosi, in un’ottica di scambio e arricchimento di buone pratiche e strategie per la sostenibilità. Questo mandato si conclude quindi con la consapevolezza che il lavoro svolto ha posto le basi per un futuro più verde e resiliente, contribuendo a plasmare un ambiente più sano e una mobilità sostenibile per le generazioni a venire.

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Ultimo aggiornamento: 27-03-2024 14:03

March 27, 2024 at 06:05PM

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