La transizione energetica italiana accelera: Terna ha appena illustrato il nuovo Piano di Sviluppo 2025-2034 per potenziare la rete elettrica e ridurre le emissioni.
La società guidata da Giuseppina Di Foggia ha presentato un programma ambizioso che prevede oltre 23 miliardi di euro di investimenti nei prossimi dieci anni, con un incremento del 10% rispetto al precedente Piano. Con questi interventi, Terna punta a rivoluzionare il sistema elettrico italiano, rendendolo più indipendente e resiliente.
Il Piano è pienamente in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima del 2024, che prevede un aumento della capacità installata solare ed eolica di oltre 65 GW al 2030 e di 94 GW al 2035 rispetto alla capacità installata alla fine del 2023.
Ma cosa significa in concreto questo piano da 23 miliardi?
Significa potenziare la rete con progetti chiave come il Tyrrhenian Link, che collegherà Sicilia, Campania e Sardegna, e l’Adriatic Link, pensato per rafforzare il collegamento tra Abruzzo e Marche, l’elettrodotto Bolano-Annunziata tra Sicilia e Calabria e il collegamento Colunga-Calenzano tra Bologna e Firenze. Questi progetti consentiranno di aumentare significativamente la capacità di scambio di energia tra zone di mercato, portandola dagli attuali 16 GW a circa 39 GW.
Inoltre, il Piano prevede ulteriori investimenti che devono essere completati entro il 2034, come l’elettrodotto Milano-Montalto, il Central Link tra Umbria e Toscana, la Dorsale Adriatica tra Foggia e Forlì e il collegamento Montecorvino-Benevento.
“Una rete di trasmissione adeguata e interconnessa è il fattore abilitante per raggiungere i target previsti dal Piano Nazionale per l’Energia e il Clima al 2030”, ha affermato Di Foggia durante la presentazione del piano, ribadendo l’essenzialità di questi investimenti per gestire la transizione energetica italiana.
Un altro aspetto innovativo del Piano è l’introduzione del nuovo modello di Programmazione Territoriale Efficiente. Con 348 GW di richieste di connessione per impianti rinnovabili e 277 GW per sistemi di accumulo registrati al 31 dicembre 2024, Terna ha definito 76 “microzone” per gestire in modo efficace le connessioni e quantificare la capacità rinnovabile aggiuntiva integrabile nella rete.
Grazie a questi investimenti, l’Italia ridurrà le emissioni di CO2 di circa 2.000 kt/anno nel 2030 e fino a 12.100 kt/anno entro il 2040.
Per approfondire i dettagli del Piano di Sviluppo 2025: https://www.terna.it/it/media/comunicati-stampa/dettaglio/piano-sviluppo-2025

Immagine presa dal comunicato stampa Terna, link sopra