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    Comunicare la sostenibilità nel settore chimico: l’esperienza di Alessandra Pozzi

    By Redazione WyconiGiugno 15, 2025239 Mins Read
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    Abbiamo il piacere di intervistare Alessandra Pozzi, esperta in comunicazione aziendale e programmi di sostenibilità sociale d’impresa con oltre quindici anni di esperienza nel settore.

    Alessandra ha ricoperto il ruolo di responsabile della comunicazione in un’importante impresa chimica internazionale, dove dal 2013 ha sviluppato e coordinato iniziative di Corporate Social Responsibility che spaziano dal wellbeing aziendale alle attività di community engagement, dalla diversità e inclusione all’attrazione di talenti per le future generazioni.

    Il suo approccio alla sostenibilità si distingue per la capacità di trasformare la CSR in un elemento strategico integrato nella cultura aziendale.

    La sua esperienza abbraccia tutti gli aspetti della sostenibilità sempre con un focus particolare sugli aspetti comunicativi e sui principi ESG dell’Agenda 2030.

    In questa intervista, Alessandra condivide la sua visione e la sua esperienza pratica su come comunicare efficacemente la sostenibilità in ambito industriale e su come le aziende, grandi e piccole, possano diventare protagoniste del cambiamento.

    Team Wyconi: Può raccontarci il suo percorso professionale fino ad oggi?

    Alessandra Pozzi: Dopo gli studi in Business Management, ho intrapreso un viaggio professionale nel settore chimico internazionale, passando dall’analisi finanziaria e di gestione amministrativa del business alla comunicazione aziendale per il gruppo italiano di una multinazionale, e successivamente per quello spagnolo, creando strategie che rafforzano identità e connessioni.

    Il mio percorso professionale è stato quindi un’evoluzione che mi ha portato da una solida base finanziaria alla comunicazione aziendale, trasformando numeri e strategie in relazioni e impatto sociale.

    Ho avuto il privilegio di guidare le iniziative di Corporate Social Responsibility rappresentando l’azienda nei vari network territoriali con lo sviluppo di partnership e la creazione di programmi STEM dedicati alle nuove generazioni, mirati ad attrarre talenti e all’orientamento professionale. Questa esperienza lavorativa mi ha affascinato e mi ha permesso di unire pensiero creativo, capacità relazionali e di coordinamento di team nonché orientamento ai risultati per supportare al meglio i business aziendali. Un vero viaggio ricco di esperienze, umanità e crescita.  

    Team Wyconi: Qual è la sua definizione personale di sostenibilità? E che cosa la motiva a dedicarsi a progetti relativi a questa?

    Alessandra Pozzi: Personalmente associo la sostenibilità ad un cambiamento immediato, ma duraturo nel tempo che consente un miglioramento dei processi, della qualità di vita e benessere di noi individui e dell’ambiente che ci circonda. Tale equilibrio è raggiungibile solo comprendendo certi valori etici e umani, rispettando l’ambiente e agendo responsabilmente.

    Ciò che mi motiva nel promuovere progetti socialmente responsabili è una profonda spinta motivazionale per questi temi e per gli aspetti relazionali che mi ritornano sempre una buona dose di energia. L’amore per la natura, in tutte le sue sfaccettature, e il rispetto verso gli altri guidano il mio impegno a queste iniziative, mentre la capacità di pensare in modo innovativo mi permette di dare vita a progetti coinvolgenti e ispiratori.

    Team Wyconi: Qual è stata la sfida più complessa che ha affrontato come responsabile della comunicazione in ambito industriale e come ha gestito la comunicazione durante momenti di crisi o cambiamento aziendale?

    Alessandra Pozzi: Ritengo che la comunicazione sia una funzione strategica in quanto deve tradurre in maniera coerente, agile ed efficace la visione aziendale.

    La mia prima vera sfida, che ho affrontato con positività e resilienza, è stata creare dall’inizio la nuova funzione “country communication” per il gruppo italiano, allineando e integrando iniziative e procedure in segmenti di mercato e sedi produttive differenti tra loro.

    Ho gestito la comunicazione nei momenti di crisi, emergenza e cambiamento aziendale adottando un approccio agile e una pianificazione chiara e coerente, mirata a ridurre al minimo la complessità, i conflitti e le difficoltà del momento attraverso un ascolto attivo delle esigenze del business e della leadership e facilitando i processi decisionali senza mai perdere di vista il purpose e i valori aziendali.

    Team Wyconi: In che modo l’esperienza maturata nel settore chimico ha influenzato la sua visione della sostenibilità?

    Alessandra Pozzi: Credo che per qualsiasi azienda, specialmente del settore chimico, la sostenibilità debba essere parte della cultura aziendale con la promozione continua di azioni attente e sicure per la salute umana e l’ambiente. L’ esperienza nel settore chimico mi ha portato sicuramente ad acquisire una maggiore consapevolezza dei rischi sia ambientali che legati alla sicurezza sul posto di lavoro e, di conseguenza, ad un impegno nell’integrare azioni sostenibili nelle varie attività quotidiane e nel mio lavoro.

    Team Wyconi: Ci sono progetti che considera particolarmente emblematici del suo approccio alla comunicazione e alla sostenibilità? E quali competenze ritiene più importanti per lavorare nella sostenibilità aziendale?

    Alessandra Pozzi: I progetti più emblematici del mio approccio alla comunicazione e alla sostenibilità sono quelli capaci di generare un impatto tangibile e duraturo su un ampio target di persone. Le iniziative che incarnano autenticamente i valori della sostenibilità sono quelle che offrono soluzioni che favoriscano un cambiamento positivo e un progresso significativo.

    Tra gli esempi più impattanti in ambito industriale, cito l’offerta di prodotti e soluzioni sostenibili per i clienti, le iniziative educative rivolte anche alle fasce più giovani della popolazione per diffondere la cultura della sostenibilità, e le strategie di engagement applicate a campagne interne per i dipendenti.

    In merito alle competenze ritengo che, a prescindere dalla passione per questi temi, possedere un approccio positivo, creativo e propositivo sia fondamentale per fare la differenza nella progettualità e nella promozione delle tematiche sociali e ambientali. La capacità di lavorare in team e di coordinare e coinvolgere diversi stakeholders è essenziale, così come una leadership ispirazionale e visionaria, orientata ai risultati.

    Team Wyconi: Come aggiorna le sue conoscenze in materia di ESG e CSR? E come integra i principi ESG nella pianificazione strategica aziendale?

    Alessandra Pozzi: Ho sempre seguito con curiosità questi temi attraverso la partecipazione a conferenze promosse dalle associazioni di categoria o fondazioni impegnate a sensibilizzare le aziende in questi campi. Penso che il networking,  la condivisione e la co-progettazione di pratiche positive per il territorio offrano validi spunti e motivi di riflessione nel guidare e comunicare i temi ESG in allineamento con gli standard normativi.

    Attualmente sto frequentando il Master Executive in Sustainability Management per continuare ad approfondire le mie conoscenze in ambito ESG con l’obiettivo di affrontare adeguatamente i tumultuosi cambiamenti e le sfide di quest’epoca.

    Integro i principi ESG nella pianificazione strategica attraverso un approccio strutturato, definendo obiettivi chiari che valorizzano il ruolo delle dinamiche socio-ambientali nell’evoluzione aziendale. Ogni iniziativa viene valutata e implementata con la consapevolezza del suo impatto interno e sulla collettività, contribuendo a creare così un valore sostenibile e duraturo.

    Team Wyconi: Ritiene che le PMI possano avere un vantaggio competitivo adottando strategie sostenibili? E In che modo le PMI possono diventare catalizzatori di cambiamento nel territorio?

    Alessandra Pozzi: Certamente. Ogni azienda, piccola o grande che sia, affrontando questi temi ha la possibilità di distinguersi sul mercato e attrarre talenti, nuovi clienti e investitori sempre più attenti alle tematiche ESG.

    Ogni passo verso la sostenibilità inizia da piccole azioni quotidiane. Per una piccola impresa promuovere internamente poche ma buone pratiche con il supporto dei propri dipendenti, può fare molto nel favorire il benessere interno e rafforzare il senso di appartenenza aziendale a lungo termine.

    In Italia le PMI e le start up costituiscono la stragrande maggioranza del tessuto economico contribuendo significativamente all’occupazione e all’innovazione del nostro paese. In un contesto attuale come quello che stiamo vivendo, in continua evoluzione e trasformazione, anche le PMI sono chiamate a reinventarsi. In che modo? Promuovendo modelli e politiche che le aiutino a sperimentare tecnologie digitali e sostenibili per poter accrescere la loro competitività e agilità sul mercato e diventando così catalizzatori di un cambiamento locale e nazionale.

    Team Wyconi: Quanto è importante la leadership del titolare o dei manager nelle PMI per avviare un cambiamento reale?

    Alessandra Pozzi: Nelle PMI, la leadership del CEO e dei manager è fondamentale per avviare un cambiamento radicale. Il management deve essere il primo promotore della cultura aziendale e dell’adozione di buone pratiche d’impresa, dando l’esempio e lavorando in modo coeso con tutta l’organizzazione. Creare un ambiente basato sulla fiducia permette di sviluppare e consolidare le iniziative CSR, monitorare i risultati con attenzione e alimentare una cultura di miglioramento continuo attraverso il confronto e la raccolta di feedback, stimolando curiosità e pensiero propositivo e innovativo.

    Team Wyconi: Ci può raccontare un’esperienza replicabile anche in realtà con risorse limitate? E quali errori comuni ha visto fare da parte delle aziende nel comunicare la sostenibilità?

    Alessandra Pozzi: Quando facevo parte di un network sulla sostenibilità erano presenti PMI che hanno sollevato questo quesito. Avevamo ideato piccole azioni sostenibili legate alla riduzione energetica negli ambienti di lavoro attraverso la creazione di visual d’impatto e la diffusione di pillole informative per poter sensibilizzare i dipendenti a ridurre lo spreco nei luoghi di lavoro. Inoltre, grazie ad una buona collaborazione con le ASL territoriali, abbiamo messo a disposizione visite specialistiche gratuite per aumentare la consapevolezza del benessere e della prevenzione. Queste iniziative sono state promosse prevalentemente nei mesi di ottobre e novembre, dedicati alla salute, in particolare alla prevenzione delle patologie tumorali femminili e maschili.

    Per quanto riguarda gli errori, mi è capitato di vedere aziende comunicare il proprio impegno nella sostenibilità come slogan, senza  sviluppare concretamente azioni attraverso un piano strutturato o un reale coinvolgimento. Inoltre, alcune realtà non tracciano né valorizzano le buone pratiche  d’impresa, seppur minime, perdendo l’importante opportunità di rafforzare la propria identità e mostrare un impegno genuino e misurabile.

    Team Wyconi: Come immagina l’evoluzione del ruolo CSR nei prossimi 5 anni?

    Alessandra Pozzi: Nei prossimi 5 anni mi immagino che la Corporate Social Responsibility continuerà ad evolversi diventando un driver strategico per le aziende, indipendentemente dalle dimensioni. Le aziende, anche le PMI, non si limiteranno solamente a dedicarsi ad attività filantropiche sporadiche, ma si impegneranno a costruire e mappare programmi volti ad andare a colmare le reali necessità delle comunità e del benessere dei propri dipendenti. A tal proposito la collaborazione e il dialogo tra aziende, settore pubblico ed esperti in sostenibilità si rafforzerà sempre più, favorendo soluzioni innovative e digitali. Si, perché la digitalizzazione giocherà un ruolo cruciale in questo scenario: strumenti avanzati di analisi e di intelligenza artificiale permetteranno una misurazione più accurata degli impatti ESG, garantendo trasparenza e migliorando la rendicontazione.

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